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IV Scuola Estiva sulla didattica della frontiera Adriatica

Il CPIA di Brindisi ha partecipato alla scuola estiva organizzata dal MIM

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da Cpia Brindisi

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https://www.youtube.com/watch?v=ACnFIky1VNg

Il Ministero dell’istruzione e del merito ha organizzato a Brescia la IV Scuola Estiva sulla didattica della frontiera adriatica nella settimana 1-6 luglio 2024 presso gli ambienti storici del Centro Paolo VI.

Il corso di formazione intensivo ha coinvolto 21 docenti di ogni ordine e grado provenienti da tutta Italia e selezionati dal MIM.

Tra questi una nostra docente che aveva già partecipato al Concorso ’10 febbraio’ del 2024 con il coinvolgimento del Prof. Febo della Torre di Valsassina, Sociologo delle migrazioni di massa e profondo conoscitore delle terre della frontiera italo-slovena.

Nel corso delle attività proposte, i partecipanti hanno avuto il privilegio di ascoltare Erminia Dionis Bernobi, tenace testimone diretta di quei momenti storici drammatici, di visitare sotto la guida del Prof. Giovanni Spinelli la Caserma Goito di Brescia, dove sono stati internati numerosi profughi alla fine del secondo conflitto mondiale in condizioni igienico sanitarie precarie, di visitare il Vittoriale, ripercorrendo le imprese di Gabriele D’Annunzio e il bellissimo museo di Salò con la guida straordinaria del Prof. Giuseppe Parlato, curatore della mostra, ricostruendo le aspirazioni dell’irredentismo e i tragici eventi dell’ultimo fascismo nelle zone del ‘Confine mobile’ dove le popolazioni locali caddero da un sistema totalitario all’altro, dall’ esperienza del fascismo e della Repubblica di Salò, ultimo avamposto di un potere, ormai, in decadenza a quella del regime di Tito in attesa di un trattato di pace che arriva solo nel 1947 ridisegnando e ridimensionando ancora una volta i confini orientali italiani. Confini o frontiere? Nette linee divisorie decise da trattati e guerre o aree larghe dove lingue e culture si mescolano come è nella natura degli esseri umani?

In un’Italia in costruzione anche Brindisi accoglie circa 500 giovani profughi presso i maestosi locali dell’Istituto Tommaseo, oggi dismesso. Tra questi il cantautore Sergio Endrigo. Uno tra i tanti, tra le migliaia di esuli costretti ad abbandonare le proprie famiglie.

Storie del passato, di italiani  fuggiaschi nella propria terra. Storie su cui persistono forme di amnesie, interpretazioni non corrette dei fatti e che meritano di essere ricostruite in un’epoca in cui risuonano nuove forme di nazionalismo, nuovi conflitti, nuovi sistemi politici che inducono un senso di pericolo, di mancanza di sicurezza tra popolazioni costrette dalle circostanze a ricominciare da capo altrove. Storie che il nostro CPIA vive attraverso i suoi studenti migranti ed esuli.

Il MIM insieme agli esperti di alcune tra le più attive associazioni di profughi ha ricostruito queste vicende storiche attraverso lezioni in plenaria ma anche con approfondimenti specifici che hanno condotto alla creazione di 5 Unità di apprendimento tra Storia, Letteratura, Arte, Cittadinanza e una ulteriore unità dedicata ai più piccoli e realizzata dalle colleghe della scuola primaria sotto la guida di docenti universitari ed esperti.

Il corso, pensato in ottica interdisciplinare, trasversale e verticale, ha indagato le complesse vicende che hanno interessato alcune zone di confine/frontiera e che ricordano un passato storico antichissimo, soggetto a corsi e ricorsi e che porta con sé un carico emotivo ancora molto forte. Fatti storici e storiografici che meritano di essere ricostruiti.

Un sentito ringraziamento ai coordinatori della Scuola estiva del MIM, i Proff. Raoul Pupo, Roberto Spazzali e Caterina Spezzano, dirigente MIM, e ai docenti ed esperti che ci hanno guidato in questi giorni attraverso lavoro di gruppo mirati: i Proff. Fulvio Senardi, Enrico Miletto, Maurizio Lorber, Donatella Shurzel, Kiristian Knez ed Elena Depetroni in rappresentanza di tutte le associazioni istriano-fiumano-giuliano-dalmate e alla trascinante attrice Sara Alzetta che con la sua arte trasporta in momenti e personaggi di un passato storico da ricostruire, i Proff. Davide Rossi, Marco Paolino e Marco Cuzzi, Rossana Mondoni, Barbara Mocibob.